Gli antichi Romani hanno scoperto l’America?

Gli antichi Romani hanno scoperto l’America?

Marzo 15, 2021 Off Di C.CALMA

L’uomo è una creatura fragilissima dotata di una strana e complicata intelligenza che, spesso, si lascia vampirizzare dal mondo che lo circonda, dal paesaggio che ammira, dal fumo del suo sigaro, dallo sguardo della donna che ama, dal suo compiacimento, dalle sue sofferenze. Ma non doveva parlare dei Romani che avevano raggiunto le Americhe e invece ci parla dell’uomo… Cosa c’entra? C’entra signori miei, eccome se c’entra! Abbiamo detto che l’uomo è fragile e facilmente manipolabile: la storia che ci viene descritta sui libri scolastici è estremamente imprecisa ed è costruita su ipotesi spesso arbitrarie; eppure, se si ha l’intelligenza, la caparbietà, la lucidità sufficiente è possibile recuperare indizi, prove, persino libri che possono smentire i presunti paradigmi storici. Come la scoperta dell’America sia stata fatta da un certo Cristoforo Colombo.

Il nostro relatore Eugenio Dario Lai, nato a Torino nel 1955, non è nuovo a queste sorprendenti investigazioni letterarie. È un “intronauta” che ha sviluppato un rapporto privilegiato con il mondo sensibile. Naturale sognatore lucido, rimane affascinato da questa intrigante realtà e inizia fin dall’adolescenza una ricerca spirituale, avendo come punto di riferimento Lao-Tze, che agli allievi insegnava ad amare l’oscurità ed a cancellare deliberatamente ogni traccia della propria vita. L’incontro con Samuel Beckett e la sua pièce più famosa, Aspettando Godot, avvenuto grazie ad un precognitivo sogno lucido, lo obbliga ad intraprendere un nuovo cammino che lo porta a scrivere e a comunicare le scoperte fatte per coloro che si interrogano sul significato dell’esistenza, che saranno la trama del suo primo romanzo Aspettando Godot al Cafè de la Paix. Nel saggio Pinocchio e il sentiero nordico, il suo secondo libro, sradica i totalmente i concetti fin qui noti sulla figura del burattino e della Fata Turchina. Il terzo testo che ha scritto, Anne, la lupa scesa dalle stelle, è un romanzo gotico dove la fantascienza si sposa con la tecnologia genetica più avanzata, che  conduce il lettore su arditi sentieri mentali. La sua ultima fatica è la scrittura della scenografia di un film drammatico per la Fondazione Bosis di Verdello (BG), una delle più importanti strutture psichiatriche riabilitative private nazionali, con cui collabora da diversi anni.

Lunedì 23 Marzo 2020 (ore 20.45)

Per seguire online la conferenza: https://conferenzia.it/b/gio-zlx-t4v-kz2